Una wishlist tutta per me. 11 piccoli desideri desiderabili.
- Un castano scuro che non lasci nessun tipo di riflesso rosso, ma neanche vagamente rosso, sui miei capelli. Ah, e che duri per sempre magari.
- Il liquore al cioccolato di nonna, preferibilmente in taniche da 6 litri ciascuna.
- Una chiamata da Giambattista Valli, con relativa offerta di lavoro a tempo indeterminatissimo (lavoro che comprenda un cambio di guardaroba a gratis).
- Giga infiniti. Dai.
- Un’adorabile scena da portare nel taschino, una fotografia ad esempio, che ritragga Lui e le sue deliziose fossette, mentre se ne sta in cucina a prepararmi la pasta con i broccoli.
- Una pozione magica che cancelli dalla mia memoria Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen, in modo che io possa rileggerlo come se fosse la prima volta.
- Vorrei che Woody Allen fosse mio zio.
- Una casa al mare, si ma un mare bello e anche una casa bella, una di quelle case in cui vai a pensare e poi non pensi a niente.
- Il 16 Novembre 2015, lo vorrei indietro per non perdermi la proiezione di Casablanca al cinemino sotto casa (ho provato a scusarmi e a dire che davvero, proprio non lo sapevo, ma niente).
- Vorrei che tutti i tabaccai, o quelli di Milano almeno, inserissero nei loro distributori automatici le Camel gialle MORBIDE, perché sono sicura di non essere poi l’unica a fumarle e non trovarle mai.
- Un unicorno. Nel caso vogliate farmi un regalo e non troviate niente delle voci precedenti.
B.