Betsabea - Champagne

Champagne, yes please

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Il nostro viaggio comincia da Epernay, una città conosciuta in tutto il mondo per le sue grandi aziende produttrici di Champagne, ed è quello che siamo venuti a scoprire qui, nel cuore della campagna francese, dove ogni strada è piena di Maison du Champagne in cui fare una sosta.

La maggior parte di queste maison sono a gestione familiare, cosa che rende ogni degustazione una degustazione unica, accompagnata da storie incredibili che vi verranno raccontate, formaggi francesi deliziosi, bellissimi quadri ad olio alle pareti, cavalli pronti ad accompagnarvi tra i vigneti.

Cose da sapere e cose che ho imparato

– Lo champagne nasce nell’omonima regione, nella Francia nord orientale, dall’uso di tre vitigni principali chardonnaypinot noir e pinot meunier.

– La preparazione segue il metodo champenoise, ovvero una doppia fermentazione del mosto: il mosto viene fatto fermentare prima nei tini e poi nelle bottiglie.

– I vini vengono distinti tra millesimati e cuvée, per millesimati si intende solitamente un’annata speciale mentre i cuvée si riferiscono a diversi vitigni e annate.

– Il sottosuolo della regione Champagne è attraversato da oltre 250 km di gallerie ad uso cantina (Cave, in francese), alcune delle quali arrivano addirittura a 40 metri di profondità. Ideali per mantenere le giuste temperature e umidità, si presentano come vere e proprie grotte di gesso e risalgono, in alcuni casi, all’epoca gallo-romana.

Doyard Mahe è di sicuro una delle cantine che mi ha colpito di più, creata nel 1927 da Maurice Doyard, a lui si sono susseguite ben quattro generazioni di passione per la propria e terra e il proprio prodotto. Immersa in un incantevole giardino, c’è la loro maison, una vecchia casa di famiglia.

Qui troverete ad accogliervi la pronipote di Maurice che vi racconterà, facendovi degustare un meraviglioso champagne accompagnato da incredibili meringhe di zucchero, la storia di suo nonno e di come tutto ebbe inizio.

Alain Bernard si trova a Dizy, a due passi da Epernay. Anche questa maison è una questione di famiglia, fondata nel 1912 da Arthur Bernard, che scavò a mano la sua personale cantina dove ancora oggi, i suoi nipoti, conservano il loro miglior champagne. Degusterete i loro vini sentendovi come a casa e, una volta terminati gli assaggi potrete far visita, in giardino, a Violette e Pierre, due adorabili cavalli inseparabili.

Epernay è un posto carinissimo, lo si può girare praticamente tutto a piedi, vi consiglio di passeggiare fino a l’avenue de Champagne, una strada con sole meravigliosi chateau (tra cui Perrier-Jouët, Moët & Chandon ecc,) anche definita come la “via più ricca del mondo” con i suoi meravigliosi palazzi del tardo XIX secolo, questa via vi lascerà senza fiato.

Dove mangiare

Essendo una zona molto turistica non avrete difficoltà a trovare un bistrot. Vi consiglio comunque la brasserie Le Parisien per un’aperitivo, a base di champagne naturalmente, o una cena easy. I prezzi sono contenuti e le sorelle che gestiscono il locale molto simpatiche.

Nella piazza principale troverete invece La banque, una brasserie moderna ospitata dai muri di una ex banca. Per qualcosa di più sofisticato opterei per La grillade gourmande, conosciuto come il miglior ristorante in città.

Dopo qualche giorno nella tranquilla Epernay ci dirigiamo più a nord, nel capoluogo non ufficiale della regione vinicola, Reims. Più grande, caotica, ricca di storia e cultura, questa cittadina possiede ben quattro monumenti riconosciuti dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità:
La cattedrale di Notre Dame, il palazzo di Tau, la basilica di Saint Remi e il Museo Saint Remi.

La Cattedrale di Notre Dame è il vero gioiello di Reims. La sua fama è dovuta anche al fatto che dal 816 al 1825, è stata il luogo dell’incoronazione di 33 re di Francia. E’ meravigliosa, all’interno potrete ammirare le creazioni su vetro di Marc Chagall e, pagando una modica cifra, potrete salire sulle torri per godervi lo spettacolare panorama della città. Ne vale assolutamente la pena.

A Reims c’è davvero l’imbarazzo della scelta su quale cantina visitare, noi abbiamo scelto la Maison Ruinart, la più antica maison de champagne risalente al 1729.
Vi consiglio di prenotare la visita guidata nella lingua che preferite almeno un mese prima, questa vi porterà alla scoperta dei Crayères, maestose cattedrali di gesso sotteranee riconosciute anch’esse come patrimonio storico dell’umanità.

E’ stata un’esperienza davvero unica ripercorrere la storia dello champagne, perfetti vigneti danno vita a quello che oggi è sinonimo di qualità, ricchezza e benessere. Non credo che Pierre Perignon, il monaco benedettino cui è attribuita, tra storia e leggenda, l’invenzione del metodo di fermentazione dello champagne, avesse mai immaginato il successo che questo vino avrebbe avuto nel corso dei secoli.

Ultimo consiglio: fate questo tour con macchina capiente, una di quelle dallo smisurato bagagliaio, credetemi, vi servirà.

à votre santé
B.

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